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  • Istituto di Scienze delle Piante

Un riso "su misura" per fronteggiare le sfide del cambiamento climatico e della sostenibilità. L'Istituto di Scienze delle Piante partecipa al progetto PRIN2022 'Ris8'

Lo studio delle complesse interazioni tra pianta e microorganismi benefici nelle varietà di riso italiano per coltivare questo cereale in maniera più sostenibile e renderlo più resistente ai cambiamenti climatici
Data pubblicazione: 25.07.2024
Studio Istituto Scienze delle piante: un riso su misura per migliorare la sostenibilità e il clima
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La domanda di cibo della popolazione mondiale è in crescita e l’agricoltura deve essere molto efficiente per poter rispondere in modo adeguato, anche in considerazione dei cambiamenti climatici in atto. Cosa può fare la ricerca scientifica per fronteggiare questa sfida?
Un progetto PRIN2022, denominato “Ris8: Exploiting tailored plant genotype x microbiome interaction toward sustainable increase of rice productivity and resilience to climate change", a cui la Scuola Superiore Sant'Anna partecipa con Chiara Pucciariello, docente dell’Istituto di Scienze delle Piante ed esperta di fisiologia vegetale, intende contribuire a risolvere questa problematica, attraverso lo studio di miscele di microorganismi che siano in grado di migliorare la crescita di varietà di riso in presenza di stress ambientali. La sostenibilità della produzione agroalimentare passa infatti anche da complesse relazioni tra piante e microorganismi che solo da poco stiamo imparando a decifrare. Obiettivo del progetto è infatti quello di studiare le varietà di riso italiane in modo da identificare geni chiave e microorganismi cruciali, per individuare le migliori combinazioni pianta-microrganismo che possano permettere di coltivare il riso in maniera più sostenibile e soprattutto tollerante ai cambiamenti climatici.

Del gruppo di ricerca fanno parte oltre a Chiara Pucciariello, Alessio Mengoni, coordinatore del progetto e docente presso l’Università di Firenze, esperto di genetica batterica, l’Istituto di Bioscienze e Biorisorse del CNR di Napoli, guidato da Carmen Bianco e Roberto Defez, con competenze microbiologiche, Giampiero Valè, genetista vegetale, dell’Università del Piemonte Orientale, Vittoria Brambilla dell’Università di Milano, esperta in nuove tecniche di editing genomico.

Per il prossimo anno si attendono i primi risultati concreti che potranno portare a importanti applicazioni in campo agricolo.